Se ne è andato Stefano Porcù, il più anziano giornalista della Liguria

Aveva 96 anni. Il partigiano "Nino", tra i primi a salire sui monti di Genova dopo l'8 settembre del '43.

Se nè andato a 96 anni Stefano Porcù, il partigiano "Nino", tra i primi a salire sui monti di Genova dopo l'8 settembre del '43. Erano in 13 sull'Antola solo 8 armati. Le battaglie con la brigata Cichera in Val Polcevera, Aveto e poi nella valle del Taro per bloccare le divisioni tedesche. Il padre partigiano deportato, la madre staffetta. "Una bella famiglia di Sampierdarena" di cui era fiero come ha scritto in un libro e come raccontava ai ragazzi nelle scuole.

Era bravo a scrivere il giornalista Stefano Porcù, prima "L'eco di Genova" poi "L'Unità". Cronista sportivo inviato alle olimpiadi di Roma segue Lotta libera e sollevamento pesi. Prima a giugno partecipa alla rivolta contro il governo Tambroni è in piazza De Ferrari per la manifestazione contro il congresso nazionale del Msi a Genova.

Nella redazione di Genova dell'Unità segue la cronaca nera e gli avvenimenti che hanno segnato la Liguria. E' assessore ad Arenzano quando nel '91 affonda la Haven. Nel 2015 alla Camera  la consegna della medaglia al valor civile, l'anno dopo nella sua Genova al Ducale riceve la medaglia della Liberazione.

La libertà era la sua bandiera, la cronaca la sua passione e poi il legame con Guglielmina Magnone, la sua Mina conosciuta ballando in un circolo dell'Anpi. Il matrimonio il 22 aprile del '51 a Tursi; volevano sposarsi in chiesa ma lui non poteva era comunista. Insieme da 70 anni, fino a questa notte.