All'Iit si studia una sinapsi bionica per l'occhio

Utilizzando una stimolazione chimica e dispositivi nanometrici, potrebbe in futuro ridare a chi l'ha perduta una vista ad alta risoluzione

È un ambizioso progetto internazionale, quello che vede l'Istituto italiano di tecnologia di Genova a coordinare un consorzio di cui fanno parte importanti realtà della ricerca da Paesi Bassi, Svizzera, Francia e Germania. Si chiama HyVIS e punta a creare sinapsi bioniche per ridare la vista a persone affette da patologie della retina, come la retinite pigmentosa e la degenerazione maculare legata all'età. Si tratta di disturbi che colpiscono i fotorecettori, cioè le cellule che ricevono il segnale luminoso e lo trasmettono ai neuroni della retina, che restano invece integri.
L'idea è quindi quella - come spiega la coordinatrice del progetto Elisabetta Colombo - di attivare i neuroni attraverso dispositivi artificiali di scala nanometrica che siano in grado di rilasciare - autonomamente e rapidamente - un neurotrasmettitore (il glutammato) in risposta a uno stimolo luminoso. 
Si tratta di un approccio totalmente nuovo, che sfrutta una stimolazione chimica invece che elettrica, e promette una percezione visiva ad alta risoluzione. La ricerca è però appena iniziata e occorreranno anni prima di passare a un'eventuale sperimentazione in vivo.