Acqua 400 volte più cara, Mangiante diffida i suoi predecessori

Il presidente del Consorzio di Imperia Rivieracqua scrive agli ex amministratori: "Nel 2016 esborsi inspiegabili"

Acqua all'ingrosso pagata troppo. Con tariffe anche superiori al 400 per cento. Cifre su cui il cda di Rivieracqua, il consorzio per l'acqua pubblica di Imperia, vuole vederci chiaro. I fatti risalgono a sei anni fa: costi stratosferici quelli pagati dalla stessa Rivieracqua ad Amat, ex gestore cessato, che a sua volta comprava acqua da Amaie, ma con prezzi di gran lunga più bassi. Perché una differenza così  vistosa? È ciò che il presidente del consorzio Gian Alberto Mangiante con tutto il cda vogliono capire.

Una lettera di diffida è stata mandata agli amministratori dell'epoca e potrebbe sfociare in azione di responsabilità qualora l'assemblea dei sindaci si dovesse esprimere a favore.

Nel video del TgR Liguria le tappe della vicenda.