Albino Badinelli, via al processo di beatificazione

Nel ‘44 il carabiniere si consegnò ai fascisti nella sua Santo Stefano d’Aveto per salvare venti civili presi in ostaggio. In punto di morte perdonò i suoi assassini.

Un gesto d’amore lo porterà sugli altari. Nel ‘44 il carabiniere Albino Badinelli si consegnò ai fascisti nella sua Santo Stefano d’Aveto per salvare venti civili presi in ostaggio. In punto di morte perdonò i suoi assassini. Nella cattedrale di Chiavari si apre il “processo di beatificazione”.
Nella famiglia Badinelli c’erano 14 figli. È rimasta una sorella, la signora Agnese, 97 anni. 
È sempre nel mio cuore, ci dice, e ricorda i cinque fratelli andati in guerra, due non più tornati. Al gesto di Albino deve molto il signor Adriano Zaghet.
Presiede il Vescovo di Chiavari Giampio Devasini. In chiesa i sottosegretari alla salute Costa e alla difesa Pucciarelli, il vicepresidente del Senato La Russa, l’Anpi, autorità civili e militari.

Nel video le interviste a:
Don Luca Sardella, Postulatore causa Badinelli
Agnese Badinelli, Sorella di Albino
Adriano Zaghet, Figlio di testimone