Indagine nel Ministero sulle grate al Sant'Andrea della Spezia

Il sottosegretario alla Sanità Andrea Costa ha annunciato un approfondimento dopo le polemiche scoppiate nel reparto di psichiatria

Un approfondimento con indagine interna, da parte del Ministero della Salute. Ad annunciarli, il sottosegretario Andrea Costa, dopo le polemiche per la doppia grata al reparto di psichiatria dell'ospedale Sant'Andrea della Spezia.
Prima dello scoppio della pandemia i parenti avevano libero accesso al reparto. Ma con il Covid il cortile è stato trasformato in una sorta di sala colloqui. Lo spazio esterno è ora delimitato da una doppia grata di ferro, alta fino al primo piano dell'edificio, chiusa con dei lucchetti.
Per i familiari e per alcuni esperti di psichiatria sembra di essere tornati indietro nel tempo, a prima della Legge Basaglia del 1978: per dividere ancora il mondo dei sani da quello delle persone in stato di disagio mentale.
Per l'Asl 5 spezzina e per i medici del reparto, invece, si tratta di una limitazione solo per questioni di sicurezza, per evitare che in reparto potessero entrare oggetti e sostanze potenzialmente pericolosi e non certo per imprigionare i pazienti. Una misura adottata circa 4 anni fa, perché qualcuno, scavalcando la prima grata, all'epoca più bassa, si era fatto male.
Non solo il reparto di psichiatria, ma l'intero ospedale Sant'Andrea è obsoleto: la struttura risale al 1914. "Con la costruzione del nuovo ospedale Felettino la situazione migliorerà nettamente", ha detto il presidente della Regione Giovanni Toti. L'apertura dei cantieri è prevista per l'anno prossimo.