"Porto d'armi", le rotte degli armamenti

Nella prima puntata dell'inchiesta, il passaggio attraverso le banchine, raccontato da Ong e camalli

Da otto anni un gruppo di camalli genovesi accompagna con scioperi e manifestazioni il passaggio di navi saudite nel porto cittadino. Navi che trasportano armamenti.

Nella prima puntata dell’inchiesta Porto d’armi la Tgr ricostruisce il transito davanti alle banchine del capoluogo ligure. Carri armati, elicotteri, missili e container pieni di esplosivi: il tema non è solo etico. I lavoratori del porto denunciano anche grossi rischi per la sicurezza: la presenza di esplosivi in un porto civile senza adeguate misure di prevenzione e sicurezza può potenzialmente causare una strage, come l'esplosione nel porto di Beirut dell'agosto 2020. Le azioni antimilitariste da Genova hanno ottenuto attenzione internazionale, fino a trovare sponde impensabili, come l'appoggio di Papa Francesco.

Nel servizio le interviste a Josè Nivoi, Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali, a Carlo Tombola, presidente Weapon Watch e a Mario Paolo Sami, delegato Usb vigili del fuoco