Genovese detenuto a Bali, il padre: "Picchiato e torturato dalla polizia"
Da novembre Nicola di Santo è in carcere con l'accusa di essere il mandante di una rapina. La famiglia denuncia: l'ambasciata non ci ha aiutato
di Pietro Adami, montaggio di Pietro Bressan
Mozziconi di sigarette spenti sul corpo, botte e percosse a non finire, pistole puntate alla tempia fingendo di sparare. I segni delle torture della polizia indonesiana sul corpo di Nicola Di Santo si vedono anche a distanza di mesi. Da novembre 2021 è detenuto in un commissariato a Bali, in Indonesia, accusato di essere il mandante di una rapina ai danni di un suo ex socio, Principe Nerini, un broker esperto in criptovalute. Accuse false, secondo il padre Marco, che racconta delle terribili condizioni a cui è sottoposto il figlio, senza che l'ambasciata italiana in Indonesia si sia finora attivata.
Nel servizio la voce di Nicola Di Santo e l'intervista al padre Marco Di Santo
Nel servizio la voce di Nicola Di Santo e l'intervista al padre Marco Di Santo