Viaggio alla frontiera, sulle rotte dei migranti a Ventimiglia

Ogni giorno in centinaia provano a passare il confine e vengono respinti. Intanto l'accoglienza resta affidata alle associazioni di volontari

È come un gioco dell'oca che si ripete quotidianamente, al posto delle pedine ci sono le vite di centinaia di migranti che provano a passare il confine. Il verdetto nella maggior parte dei casi è il respingimento. In migliaia nel mese di agosto hanno ricevuto il foglio di mancata ammissione da parte della gendarmeria d'Oltralpe. Tra Ventimiglia e la Francia i punti di valico della frontiera sono presidiati. Sul ponte San Luigi sudanesi, eritrei, nigeriani , curdi, tentano di passare i controlli. A essere respinti in Francia sono anche i minori non accompagnati, anche se i regolamenti internazionali lo vieterebbero. 

C'è chi poi per passare tenta la via dei sentieri. Si parte da Grimaldi superiore, ci si inerpica per quello che è conosciuto come il passo della morte. L'accoglienza dei migranti in transito resta affidata alla Caritas e alle associazioni del territorio, due anni fa è stato chiuso il campo Roja. A maggio dopo un vertice in prefettura sembrava si fosse identificata un'area per riaprire un centro, anche temporaneamente, ma anche per via della caduta della giunta di Ventimiglia per ora le proposte restano su carta.