I robot genovesi unici finalisti italiani alle Olimpiadi degli avatar

AlterEgo e iCub, umanoidi sviluppati nei laboratori Iit di San Quirico, sono pronti alla sfida: sarà una gara ai limiti delle tecnologie di tele-esistenza

Sono stati gli unici robot creati in Italia a riuscirci. I due umanoidi sviluppati all'Istituto italiano di tecnologia di Genova, iCub (che ne è il simbolo) e il più giovane AlterEgo, hanno superato le eliminatorie qualificandosi per le finali del prestigioso e impegnativo Ana Avatar X Prize, competizione-maratona di durata quadriennale. Erano partiti in 340, a inizio novembre saranno in 17 a darsi battaglia per il titolo a Los Angeles. Vincerà chi permetterà all'operatore da remoto di vedere, sentire, muoversi meglio nell'ambiente.
AlterEgo e iCub sono già partiti per l'America, dove - teleoperati da persona esterna ai team - affronteranno dieci diversi compiti (come azionare un interruttore, manovrare un trapano, toccare delle pietre) in un circuito le cui precise caratteristiche saranno svelate soltanto a ridosso della competizione. 

Nel servizio, montato da Davide Cartone, le interviste ai team leader dei team AlterEgo e iCub 3, rispettivamente Manuel Catalano e Daniele Pucci.