Dentro il ponte Monumentale, a settembre i lavori di rivestimento del marmo

Ad accompagnare nelle visite il Centro Studi Sotterranei

Poco più giovane del Genoa,   Il Ponte Monumentale risale al 1895.  Fu realizzato in un periodo di  prepotente espansione economica ed urbanistica di Genova sul luogo dell'antica Porta d'Arco delle Mura Nuove. Con i suoi 21 metri di altezza, quasi un arco di Trionfo imperiale  visto da fuori a metà di via XX settembre, sovrasta la via dello shopping cittadino, ma non tutti i genovesi conoscono la sua parte secreta,  più nascosta. Sospesa  eppure sotterranea allo stesso tempo.

Guidati dal Centro Studi Sotterranei entriamo con un gruppo di visitatori nel primo tratto del tunnel, quello che accoglie anche le utenze cittadine, dall'energia elettrica alla fibra ottica. Camminando lungo gli archi di sostegno, la pavimentazione infatti è ondeggiante, arriviamo nel punto in cui cartine e pannelli fotografici ci spiegano l'evoluzione della cinta urbana dal IX sec al 1600, una delle più lunghe al mondo.
Mura alte e merlate, con decine di torri, così imponenti da indurre il Petrarca, nel 1358, a definire Genova "città regale, superba per uomini e per mura", oggi la Superba.

A un'unica campata, così il ponte sembrava però una galleria ferroviaria e non rispettava i gusti estetici del tempo. Parliamo di 120 anni fa. Ecco quindi una copertura in marmo, il rivestimento esterno che vediamo tutt'oggi.
Si scende ancora, gli accessi si stringono, si scivola lungo il percorso per calarsi sempre più in basso. Siamo nel cuore del ponte. Tunnel, varchi, volte, concrezioni calcaree simili a stalattiti ma sottili, cave e fragilissime. 
In più punti si sente il rumore di acqua ma pur col passaggio la struttura - a distanza di 120 anni - è ancora molto ben conservata

Scali di ardesia per allontanare le infiltrazioni dalla muratura, caditoie per lo scolo, tutto realizzato in fase di costruzione. Nonostante per alcuni anni il ponte non abbia avuto manutenzione la struttura è appunto ben conservata. Ad accompagnare nelle visite il Centro Studi Sotterranei

Nel servizio, interviste a:

  • Gabrio Taccani, Centro studi Sotterranei
  • Timothy Bonassi, Centro studi Sotterranei