Follow the money. Le infiltrazioni silenti delle mafie nell'economia legale

Come un fiume carsico le organizzazioni criminali si sono nascoste. Fanno affari con la zona grigia della società. E ora sono attirate dai fondi del Pnrr

Sembrano lontani i tempi in cui le organizzazioni mafiose erano rumorose. Attentati dinamitardi, incendi, omicidi. Per anni hanno creato un clima intimidatorio attraverso la violenza. Ora si sono fatte più silenti. Come un fiume carsico si sono nascoste, inabissate.

Giovanni Falcone capì prima di tutti che per contrastare le mafie bisognava seguire gli spostamenti di denaro. La quarta puntata di “Mimesi”, l'inchiesta della Tgr Rai Liguria sul silente radicamento delle mafie nella regione, segue il processo di mimetizzazione ha consentito alle organizzazioni criminali di intrecciarsi all'economia legale.

C'è una cosiddetta zona grigia che dialoga con le mafie, fatta di commercialisti, politici, imprenditori, colletti bianchi che collaborano con le organizzazioni criminali senza per questo diventare affiliati. E che aiutano a infiltrare le filiere di appalti e subappalti.

Follow the money, insegnava Falcone. E ora è un momento in cui di soldi ne girano tanti, a cominciare dai fondi del Pnrr.

Non bastano i controlli a valle, c'è bisogno di prevenzione. E' quanto si è provato a fare con la demolizione del Ponte Morandi e la costruzione del viadotto San Giorgio. L'ex procurato capo di Genova e Alessandria Michele Di Lecce è stato chiamato a monitorare i controlli antimafia durante i lavori. Questo grazie alla stipulazione di un protocollo di legalità e alla creazione di una piattaforma informatica unica. Uno scudo che si è deciso di replicare anche per i lavori per il ribaltamento a mare di Fincantieri e per la nuova diga foranea. 

Nel servizio le interviste a Nicola Piacente, procuratore capo di Genova, a Sandro Sandulli, ex Generale dei Carabinieri, a Christian Abbondanza, blogger e attivista, a Michele Di Lecce, ex procuratore capo di Genova e a Roberto Centi, presidente commissione regionale Antimafia