Cesare Battisti "declassificato" a detenuto comune

L'ex terrorista degli anni di piombo, condannato all'ergastolo, non è più sottoposto alla carcerazione di alta sicurezza. "Decisione spudorata", il commento di Alberto Torregiani, figlio di una delle sue vittime

Cesare Battisti "declassificato" a detenuto comune
Ansa
Cesare Battisti passa alla carcerazione comune da quella di alta sicurezza. La "declassificazione" è stata approvata dopo il parere favorevole della Procura di Milano, espresso attraverso il capo del pool anti terrorismo Alberto Nobili. La decisione, motivata anche con la dissociazione di Battisti dalla lotta armata. Non solo: il gruppo in cui militava, ossia i Proletari armati per il comunismo, si è dissolto e non risultano indagini in corso nei confronti dell'ex leader dei Pac. 
E' stato "spudorato e spartano, al di fuori di ogni logica" accettare questa richiesta, dice Alberto Torregiani, figlio del gioielliere ucciso nel 1979 dai Pac in una sparatoria in cui lui stesso rimase ferito e perse l'uso delle gambe.
"Basta che sconti la pena che gli è stata inflitta, ossia l'ergastolo, per i reati che ha commesso e per me va bene", commenta invece Maurizio Campagna, fratello di Andrea, agente ucciso il 19 aprile del 1979 a Milano.