«Gentile cliente, a seguito di una verifica contabile relativa all’anno 2022, abbiamo riscontrato un problema tecnico che ha determinato il mancato pagamento di alcuni titoli di viaggio da Lei acquistati sull’App Trenord tra maggio e agosto 2022 attraverso il metodo di pagamento PayPal».
Così recita un'email che stanno ricevendo molti utenti di Trenord in questi giorni. Il tutto nasce da un inconveniente tecnico registrato sull’applicazione ufficiale della società di trasporto pubblico locale, collegata al sistema PayPal. Tra maggio e agosto 2022 gli utenti che acquistavano gli abbonamenti di Trenord con l'applicazione PayPal si ritrovavano un titolo di viaggio valido ma non l'addebito dovuto.
La richiesta di rimborso entro il 31 marzo ha però scatenato la protesta di alcune associazioni di consumatori. Adiconsum scrive in una nota che si sta attivando per chiedere una verifica tecnica e un incontro con Trenord per capire dove si è generato il disguido. Inoltre chiederà di spostare oltre il 31 marzo, o di differenziarlo a seconda degli importi, il termine per regolarizzare la situazione, una scadenza considerata troppo ravvicinata perché molti utenti si troverebbero a versare in unica soluzione cifre importanti.
Secondo Christian Gambarelli, presidente di Adiconsum Milano e Lombardia, «è giusto che gli utenti paghino, ma è anche importante verificare il funzionamento della App di Trenord, che deve garantire un servizio efficiente e sicuro. Nel caso specifico riteniamo che vi sia una corresponsabilità da parte dell’azienda che dovrebbe vigilare sull’affidabilità del funzionamento dei propri sistemi on line, considerando che le persone hanno viaggiato in perfetta buona fede, dopo aver ricevuto un regolare biglietto e una ricevuta di avvenuto pagamento da un canale ufficiale».
Sul fronte politico, il Pd ha annunciato che presenterà una interrogazione al Pirellone. «Chiederemo a Trenord di spiegare anche questo ennesimo disservizio, che costringe decine, forse centinaia di pendolari lombardi a ricostruire viaggi e pagamenti della scorsa estate per un disguido nei pagamenti tramite Paypal», ha spiegato il consigliere regionale Pietro Bussolati.