Vigilantes sui treni, il governo prepara il piano per l'estate

Progetto con Ferrovie dello Stato, per ora senza Trenord. Fontana: "Saranno 400 solo per la Lombardia". Sulla stazione Centrale di Milano, il sindaco Sala chiede "più sicurezza ma non militarizzazione"

Vigilantes sui treni, il governo prepara il piano per l'estate
Tgr
Treno regionale

Il governo studia un piano per utilizzare vigilantes privati sulle rete delle Ferrovie dello Stato. Sia sui treni sia sulle stazioni. E' stato il ministro dell'Infrastrutture, Matteo Salvini, ad anticipare il progetto: obiettivo, 1.500 guardie private in tutta Italia, di cui 400 destinate alla Lombardia. Un piano dettagliato e ufficiale ancora non c'è, ma dovrebbe essere pronto per l'estate.

La sicurezza è, del resto, un tema che è tornato ad animare il dibattito politico, alla luce di recenti fatti di violenza. Le ferrovie lombarde e, in particolare, la stazione Centrale di Milano sono osservate speciali. "La mia competenza finisce laddove si esce dalla stazione - è stato l'impegno di Salvini -, quello che posso fare io è arrivare a questi 1.500 uomini e donne che garantiscano la sicurezza".

“Governo e Regione Lombardia - ha commentato il presidente Attilio Fontana, leghista - lavorano in sinergia per garantire la sicurezza dei cittadini in ogni treno e in ogni stazione con tutti i mezzi possibili”. Resta al momento esclusa dal progetto di vigilanza privata la rete di Ferrovie Nord, dove viaggiano i treni di Trenord: su questo la Giunta regionale sta chiedendo da tempo una norma ad hoc al Governo, e da Palazzo Lombardia assicurano che è in corso un confronto con il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.

Proprio Piantedosi è atteso il 10 maggio a Milano per un vertice sulla sicurezza, che dovrà fare il punto sulla situazione nel capoluogo lombardo. Perché se la vigilanza privata può essere un rinforzo a bordo dei treni o sulle banchine delle stazioni, spetta ovviamente alle forze dell'ordine intervenire in caso di reati. Sul caso specifico della stazione Centrale  di Milano, il sindaco Giuseppe Sala, ha chiesto più sicurezza ma "non militarizzazione”. 

"Non vogliamo parlare di militarizzazione, ma un presidio superiore per la stazione Centrale è assolutamente necessario", ha detto il sindaco a capo di una Giunta di centrosinistra. Sala ha detto si aver apprezzato la risposta di prefettura e questura dopo gli ultimi fatti, ma ha concluso che “non basta ancora e bisogna fare di più, si deve percepire il rischio di una sanzione", quando vengono commessi reati.