L'Anpi scrive al ministro Piantedosi: "Vieti il corteo dell'estrema destra a Varese"

L'associazione dei partigiani chiede al titolare dell'Interno di proibire ai gruppi postfascisti di sfilare per il Giorno del ricordo e offendere la storia della città. Sempre il 10 febbraio, in programma una contromanifestazione antifascista

L'Anpi scrive al ministro Piantedosi: "Vieti il corteo dell'estrema destra a Varese"
Tgr

Due manifestazioni contrapposte, quasi in contemporanea, il 10 febbraio, a Varese. Da una parte, per il Giorno del ricordo, l’estrema destra – tra questi il gruppo neonazista Do.Ra. (Dodici Raggi) – scende in piazza per commemorare le vittime delle foibe. Dall’altra, a Palazzo Estense, un evento, “Varese è antifascista”, sostenuto dall'amministrazione comunale, per sottolineare la tradizione democratica e antifascista della città di Varese e delle sue istituzioni e protestare contro i saluti romani fatti durante le nozze, celebrate nel cortile del Comune, di un militante di Dodici Raggi, su cui sta indagando la Digos. La ricorrenza del 10 febbraio, negli ultimi anni, a Varese, è stata celebrata dai gruppi della destra radicale, con una sorta di parata scenica in ranghi compatti in stile militare, tutti vestiti di nero e con il tricolore. 

C'è preoccupazione, a Varese, per la gestione dell'ordine pubblico. Da una parte l'onorevole Andrea Pellicini, di Fratelli d'Italia, chiede che sia rinviata la manifestazione antifascista “perché quel giorno lo stato ricorda le vittime delle foibe”.  

Dall'altra, si ribadisce la necessità di una riposta democratica alla presenza sul territorio dell'organizzazione neonazista Do.ra. Il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, ha scritto al ministro dell’Interno Piantedosi per chiedere di vietare il corteo di estrema destra, a cui parteciperanno formazioni neo e post fasciste come Casa Pound Italia, Fiamma Tricolore, Lealtà Azione, Forza Nuova, Movimento Nazionale – La rete dei patrioti, Legione e Orizzonte ideale. “Si tratta di una provocatoria strumentalizzazione del Giorno del Ricordo – ha scritto il presidente dell’associazione partigiani - per dar vita a un revival nazifascista. Non ci vuole Einstein per capire che avverranno i consueti rituali: saluto romano, chiamata al presente, tutti in formazione paramilitare, e così delirando. È esattamente la circostanza - segnalata dalla recente sentenza delle Sezioni Unite Penali della Corte Suprema di Cassazione - 'idonea a integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista', reato previsto dalla legge Scelba”. Finora, aggiunge Pagliarulo, nessuna risposta dal Viminale.