Un nuovo processo per la strage di piazza Loggia

Rinviato a giudizio Marco Toffaloni, per l'accusa uno degli esecutori materiali. All'epoca dei fatti aveva 17 anni. Ora ha cambiato nome ed è cittadino svizzero

Un nuovo processo, il 7 di settembre, a quasi 50 anni dalla strage di piazza della Loggia. Al tribunale dei minorenni di Brescia, dopo il rinvio a giudizio di uno dei due indagati nel nuovo filone sugli esecutori materiali: Marco Toffaloni, residente in Svizzera e cittadino elvetico, nel 1974 17enne veronese nell'estrema destra di Ordine Nuovo. 

Secondo l'accusa - sulla base anche della perizia su una foto - Toffaloni si trovava nella piazza il giorno in cui la bomba uccise 8 persone e ne ferì 100. 

“Solo indizi” - aveva replicato il difensore Marco Gallina che per il suo assistito aveva chiesto anche la prescrizione.

In aula come parti offese, accanto ai familiari delle vittime, al Comune di Brescia e ai sindacati, anche un rappresentante della Presidenza del Consiglio. Intanto nel tribunale ordinario l'udienza preliminare per l'altro indagato, Roberto Zorzi. Oggi vive negli Stati Uniti ed è cittadino americano. All'epoca frequentava gli stessi ambienti di Toffaloni. 

La decisione del giudice è attesa a metà giugno. Per la strage sono già stati condannati l'ordinovista Carlo Maria Maggi e l'ex infiltrato dei servizi segreti Maurizio Tramonte.

Nel servizio di Pierluigi Ferrari l'intervista a Manlio Milani - Associazione familiari delle vittime