Femminicidio di Agnosine, Paolo Vecchia condannato all'ergastolo

Uccise la moglie Giuseppina Di Luca con 40 coltellate in Valle Sabbia (Bs). Non sopportava la separazione e aveva annunciato l'intenzione di toglierle la vita

Dalla corte d'assise di Brescia il massimo della pena per Paolo Vecchia, a quasi due anni dal femminicidio della moglie, Giuseppina Di Luca, uccisa ad Agnosine, in Valle Sabbia, dove si era trasferita dopo aver lasciato l'uomo. Tra le aggravanti chieste dall'accusa esclusa la crudelta', accolta la premeditazione. L'uomo non accettava la separazione ed aveva annunciato l'intenzione di uccidere la moglie alla donna stessa, ad alcuni conoscenti e alle figlie Tania e Sara, in silenzio in aula alla lettura della sentenza.
Nessun commento dalla difesa dell'imputato che aveva chiesto le attenuanti generiche negando premeditazione, crudeltà e maltrattamenti.
Né la vittima né le figlie avevano denunciato maltrattamenti e minacce. Per paura, hanno sostenuto i legali di parte civile.

Nel servizio, le voci del pubblico ministero Carlotta Bernardini, Tatiana Bodei, legale di parte civile, e Roberto Lancellotti, difensore di Paolo Vecchia