Nel canile di Civitanova Marche: "Bisogna informarsi prima di salvare randagi spontanemente"

Alla fine della stagione estiva aumentano i casi di abbandono di animali domestici. Il fenomeno non arretra, anche per effetto della crisi economica, ma attenzione anche a danni inconsapevoli

Nel canile di Civitanova Marche: "Bisogna informarsi prima di salvare randagi spontanemente"
Tgr
Uno dei cani ospiti della struttura multizonale di Civitanova

Stefano Rosati, ex dipendente della cooperativa che gestisce il canile di Civitanova Marche, oggi continua a lavorarci da pensionato come volontario. Gioca con Bastik un carlino di 13 anni che ha fatto molti chilometri prima di arrivare nelle marche. Arriva da Mariupol in Ucraina, ma la sua famiglia è ospitata in una struttura che non prevede la presenza di cani. Sono tante le storie diverse dei 60 cani e oltre 20 gatti che  vivono in questa struttura detta multizonale: 9 i comuni da cui provengono i cani racchiusi nella parte sanitaria, per essere sottoposti ad analisi, vaccinati e poi spostati negli altri box e lasciati sgambare nel prato comune. 
Cani che si portano addosso le storie dei loro padroni. Come Foxy, nome di fantasia, che appartiene ad un carcerato ora in regime di semilibertà. I loro incontri periodici sono momento di crescita sia per il cane che per il suo padrone.
Gli abbandoni sono sempre più legati al fattore economico quando ci sono e in alcuni casi cani senza padrone sono effetto di buona volontà disinformata 
Chi raccoglie un cane per strada, spiega Barbara Vettori, direttrice generale della cooperativa che gestisce il canile, dovrebbe prima di tutto chiamare le autorità competenti, ad esempio il Comune. Solo così si evita di allontanare l'animale, che non necessariamente se per strada deve essere considerato abbandonato, dalla sua famiglia d'origine, seppur inconsapevolmente.
 

Nel video il servizio di Lorenzo Luzi con il montaggio di Giacomo Focante