Inclusione

Una casa inclusiva per Barbie

Barbie, già entrata al Museo Tattile Omero con la mostra "La cultura della plastica", da oggi si presenta ai visitatori in una nuova veste. Grazie all'idea dell'architetto Fabio Fornasari, una Barbie cieca è anche la progettista della Casa dei Sogni

Una casa inclusiva per Barbie
Tgr Marche
La Casa dei Sogni è inclusiva

Dopo aver trasmesso per decenni un'idea di perfezione irraggiungibile, l'americana Mattel ha da poco iniziato a produrre delle Barbie nel segno dell'inclusione. L'ultima immessa sul mercato indossa una protesi e l'architetto Fabio Fornasari, già curatore della sezione Design del Museo Tattile Omero, ha voluto personalizzarla facendone un' architetta cieca, progettista della sua “casa dei sogni”

La Barbie cieca ha in una mano il progetto in 3d della casa dei sogni e nell'altra un bastone bianco. Un pezzo unico, come unica è la “Casa dei Sogni”, un gioco adatto a bambini e bambine sia ciechi che vedenti, grazie agli oltre 260 accessori aggiunti artigianalmente da Fornasari.

Questa casa non solo è utile a divulgare l'idea di autonomia domestica, ma dimostra come a creare la disabilità non siano tanto le caratteristiche della persona, quanto quelle dell'ambiente, se non è progettato per essere vissuto da tutti, ma solo da alcuni.