Processo "Oro nero": associazioni, comitati e cittadini chiedono di costituirsi parte civile

Sono 19 gli imputati per presunti reati ambientali alla raffineria Api di Falconara nel 2018-2022. Al Tribunale di Ancona l'udienza preliminare

Processo "Oro nero": associazioni, comitati e cittadini chiedono di costituirsi parte civile
Tgr Marche
La raffineria Api di Falconara Marittima

Una densa nuvola di fumo levatasi dal serbatoio di petrolio TK 61 della raffineria Api di Falconara Marittima. Una perdita dovuta a forature, con pesanti esalazioni come conseguenza. Da questo fatto, avvenuto nell'aprile 2018, prese il via l'inchiesta coordinata dalla pm Irene Bilotta, che ha portato alla ricostruzione di una lunga serie di presunti reati in ambito ambientale, fino al 2022. Chiesto il rinvio a giudizio per la società e per 18 persone. Tra loro figura l'allora amministratore delegato Giancarlo Cogliati. Disastro ambientale, gestione illecita di rifiuti speciali, getto di cose pericolose e lesioni personali a carico dei cittadini tra i reati contestati a vario titolo.

Stamattina l'avvio dell'udienza preliminare, con la richieste di costituzione in parte civile presentate da Legambiente, WWF, Italia Nostra, Comune di Falconara Marittima, i comitati Ondaverde e Falkatraz, e circa 100 residenti. La giudice Francesca De Palma deciderà se ammetterle l'8 aprile, quando riprenderà l'udienza. Intanto ha disposto le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche degli imputati. 

Questo processo, chiamato "oro nero", è il secondo che vede coinvolta la raffineria. Nel primo, ancora in corso, l'ambito delle indagini riguarda le esalazioni tra il 2013 e il 2018.