Dalle proroghe agli indennizzi, l'iter travagliato del testo

Balneari, c'è l'ok dal Senato

Approvato con 180 sì il ddl Concorrenza che include le norme sulla messa a gara degli stabilimenti. Il testo passa all'esame della Camera dopo il compromesso nella maggioranza di governo. Critici l'opposizione e gli operatori del settore.

Il giorno dopo il via libera del senato con 180 sì al disegno di legge sulla concorrenza il futuro delle 5 mila concessioni balneari marchigiane, tra lidi e camping, appare diverso. E questo anche se il testo non è stato approvato in via definitiva e la discussione politica rimane viva. 
Gli articoli sono il 3 e 4 del provvedimento. Confermata la svolta della messa a gara delle concessioni da fine 2023, come chiedeva l'Europa e come ha imposto il Consiglio di stato con una sentenza. Potranno tuttavia esserci proroghe in casi di necessità e dunque slittamenti nelle gare pubbliche. E ci saranno indennizzi a tutela degli attuali concessionari secondo modalità che dovrà però definire un futuro decreto attuativo del governo. 
Su questo si sono riversate le critiche dall'opposizione e dagli operatori del settore, alle quali la maggioranza per ora ha risposto lavorando a una norma contro il rischio dello spadroneggiare dei grandi gruppi. Solo chi ha già esperienza tecnica e professionale nel settore potrà partecipare alle gare. 
I dati di Unioncamere segnalano negli ultimi dieci anni un aumento del 25% delle attività di gestione degli stabilimenti, mentre il sistema informativo del Demanio marittimo rivela che quasi il 50% delle coste sabbiose è occupato da strutture in concessione, gestite a fronte di canoni spesso irrisori.