La protesta della pesca: "Così nessun futuro"
Si apre un'altra settimana di fermo dei pescherecci lungo l'Adriatico e non solo. I marittimi chiedono un tetto al prezzo del gasolio e lamentano l'assenza di adeguate misure di sostegno da parte dello Stato
Si apre un'altra settimana di agitazione per le marinerie. Continua il fermo dei pescherecci lungo l'Adriatico e non solo.
I marittimi chiedono un tetto al prezzo del gasolio, ora insostenibile: mentre il carburante rincara- sostengono- il prezzo del pesce scende.
La domanda di pescato, infatti, resta ancora scarsa e uscire in mare non è conveniente. Tutti lamentano anche l'assenza di adeguate misure di sostegno da parte dello Stato a un settore in crisi. Le marinerie si sono divise e poi riunite sulla decisione di fermarsi.
Anche a San Benedetto del Tronto dove una parte dei pescatori voleva continuare a lavorare.