Sedazione profonda, la scelta di Fabio

L'uomo di Fermignano aveva richiesto alla Asur il suicidio assistito. Parere favorevole ma senza indicazione del farmaco. Lo assisterà l'associazione Coscioni

Perdita di coscienza indotta da farmaci, e successiva sospensione dei trattamenti vitali. E' la "sedazione profonda e continua", legale dal 2017. Così Fabio Ridolfi, assistito dall'Associazione Luca Coscioni, ha deciso di porre fine alle sue sofferenze. Un'alternativa al fine vita assistito che il 46enne di Fermignano, tetraparaplegico da 18 anni, aveva richiesto alla Asur.  Al parere favorevole non era seguita l'indicazione del farmaco da utilizzare. "Da due mesi la mia sofferenza è insopportabile. Ho tutte le condizioni per essere aiutato a morire. Ma lo Stato mi ignora", questo il messaggio diffuso da Ridolfi con il puntatore ottico. Da qui la scelta di procedere con la sedazione profonda e continua.