Visioni di architettura, arte e danza sulla spiaggia di Marzocca

Dal tramonto all'alba, la dodicesima edizione di "Demanio marittimo": una festa di immagini e parole per progettare il futuro dell'area

Sulla spiaggia di Marzocca di Senigallia, per dodici ore, tutto è arte.
Quella che sembra una partitella di calcio tra amici, è un omaggio a Pier Paolo Pasolini: una citazione dell'incontro che lo vide in campo a Parma, pochi mesi prima di venire ucciso, contro una squadra diretta da Bernardo Bertolucci. 
Con la rievocazione della sfida tra i registi di Salò e Novecento si è aperta la maratona di architettura e arti "Demanio marittimo", in scena dalle sei di pomeriggio alle sei di mattina, tra visioni di futuro e strumenti per progettarlo. 
Quella che sembra una pagnotta poggiata su un tavolo, sulla battigia, è un'installazione in pietra di un'artista ucraina, Zhanna Kadyrova. Mezzo di sostentamento base in guerra, il pane: palianytsia in ucraino, parola difficile da pronunciare per i russi. Un modo per riconoscere gli invasori.
Suggestioni alte, come i cinque padiglioni innalzati sui ciottoli, che creano spazi di confronto. Opera di studenti dell'Accademia di Architettura di Mendrisio, fondata da Mario Botta

Una festa di immagini e di parole. E tra i relatori e il pubblico, si fa largo una giovane architetta e danzatrice, Silvia Cassetta, con una performance connubio delle sue due passioni. Ad accompagnarla, la luce di una livella laser da cantiere.

Sorgono le luci dell'alba e si conclude così la dodicesima edizione di “Demanio marittimo”, per progettare il futuro in questa particella demaniale al chilometro 278 del litorale adriatico.