Restano obbligatorie le mascherine in ospedali e Rsa

Tornano in corsia gli operatori sanitari non vaccinati, nelle Marche sono 150

Medici, infermieri e operatori sociosanitari che non avevano effettuato la vaccinazione anti Covid rientreranno negli ospedali con due mesi di anticipo rispetto alla data del 31 dicembre stabilita dal governo Draghi.

Torneranno a lavorare con due mesi di anticipo rispetto a quanto previsto dal precedente Governo. Sono in prevalenza infermieri e operatori socio sanitari ma ci sono anche altre categorie professionali, anche sette medici, tra quegli operatori sanitari che non hanno voluto sottoporsi a vaccinazione anticovid e che ora, per effetto delle decisioni del consiglio dei ministri del governo Meloni potranno tornare ad esercitare. Lo faranno nelle corsie degli ospedali, nelle case di cura, nei centri riabilitativi negli ambulatori delle Marche. Nel sistema delle strutture ospedaliere, Asur e aziende ospedaliere parliamo di 150 persone nel complesso.
Sono ottantadue i dipendenti Asur sul territorio regionale. Di questi solo quattro sono medici, 28 gli infermieri, quattro le ostetriche; tutti gli altri 46 sono fisioterapisti oppure operatori sociosanitari.
Nel complesso su 150 casi di no vax sospesi, i medici sono sette,  poco più del il 4,5% del totale. Mentre la stragrande maggioranza sono infermieri o operatori sociosanitari, che però sono anche  la rappresentanza numerica più ampia di chi lavora nelle strutture sanitarie.
Come tutti gli altri, anche i no vax, avranno però l'obbligo di indossare la mascherina, almeno fino alla fine del 2022.