A San Benedetto del Tronto la prima edizione della Festa del cinema pirata

Nasce da una collaborazione tra associazioni del territorio che diventa partecipazione alla vita della città

Una sala cinematografica storica nel centro di San Benedetto del Tronto. È chiusa da più di dieci anni  e per quattro giorni questo è diventato uno degli spazi della prima edizione della “Festa del cinema pirata”. 

Il richiamo al mare che sta nel nome del festival è il legame con il luogo, con la città che ha accolto questo progetto. Pochi passi più in là dell’ex cinema delle palme c’è la casa del pescatore: “Si gioca a carte, siamo tutti pensionati”, dice il presidente dell’associazione pescatori. Diventare la casa di film indipendenti un privilegio.

Nessuno degli autori dei film che sono stati proiettati ha più di trentacinque anni. Il pubblico ha risposto: più di cento persone ogni sera si sono sedute per vedere il racconto per immagini di  5 corti e tre lungometraggi. Un festival che è anche un modo di  immaginare il futuro del cinema, in tempi di sale che chiudono e spettatori che calano.

Nel video il servizio con le interviste ad Andrea Damiano e Giovanni Merlini, entrambi di Giungla collective, e a Federico Falaschetti, presidente dell'associazione pescatori di San Benedetto del Tronto