L'annuncio immobiliare è ancora online: la richiesta è di 275mila euro

"Salviamo Casa Lussu": mobilitazione contro la vendita a privati

Petizioni, interrogazioni parlamentari e podcast: anche Valdo Spini, dalla Fondazione Rosselli, chiede che la casa della partigiana diventi un centro studi. Ma la cessione a un privato rimane l'ipotesi più probabile per Villa Salvadori


La chiave nella toppa di casa Lussu - per ora - la girano gli amici più fidati. Ma intanto girano articoli e petizioni per salvare questo bene storico. In rete c'è anche un podcast - l'autrice è Letizia Baldoni - che lancia l'appello: "La casa di Joyce Lussu diventi un museo". Sono in tanti a chiedere alle istituzioni di non lasciare ai privati questo bene, su cui peraltro la soprintendenza ha posto un vincolo storico-architettonico.

Abitò qui per oltre 20 anni Joyce, poetessa, attivista e partigiana, tra gli anni '70 e '90. "Non voglio che diventi una villa per cerimonie", avrebbe confidato a una cronista poco prima di morire. Ma in rete c'è da tempo l'annuncio immobiliare: "Complesso di metà ottocento, 551 metri quadri, 275mila euro". Parole fredde per un luogo caldo, che fu cenacolo per artisti e letterati.

Per casa Lussu in regione si è interessato il consigliere di minoranza Fabrizio Cesetti. Gli onorevoli Francesco Verducci e Irene Manzi hanno già raccolto le firme di tutti i parlamentari del partito democratico. Ma l'ipotesi più probabile, al momento, rimane l'acquisto da parte di privati. Gli eredi hanno ricevuto offerte da compagnie teatrali e fondazioni. 
Ma ecco che si muove il Centro Studi Joyce Lussu di Porto San Giorgio, che ha raccolto le adesioni di 45 personalità della cultura e del mondo della ricerca, tra cui i seminari magistrali di genere di ancona e la rete femminista Marche. Chi vivrà vedrà, e alla fine ci abiterà.