Savoia Benincasa, con l'aula immersiva "dentro" al Partenone

Costa 35mila euro, arriva coi fondi del PNRR, la "classe" dove un tablet collegato allo schermo trasmette una realtà "avvolgente". "Proiettare le discipline apre lo spazio a una interrogazione riflessiva", dice la dirigente Maria Alessandra Bertini

Un tuffo tra le molecole, nell'aula immersiva. Al Savoia Benincasa le lezioni frontali si intersecano con quelle più moderne. Apprendimento ibrido: si chiama così ed è previsto nel piano Scuole futura 4.0, che con 35mila euro - garantiti dal PNRR - ha finanziato l'acquisto dell'aula e dei visori, coi quali i ragazzi approcciano la realtà virtuale, che si tratti di una gita nel Borneo, o di un corso di anatomia.

E così saranno i ragazzi stessi a creare gli ambienti da navigare nell'aula. Basta sfogliare la libreria dal display connesso allo schermo e scegliere i contenuti da mandare, per così dire, in onda.

Ma nell'aula immersiva non si fanno soltanto materie STEM, ovvero matematica e scienze, ma anche storia dell'arte, con un volo d'uccello sopra il Partenone e tutta l'Acropoli di Atene ai tempi di Pericle.