One Billion Rising

A Treia un flashmob contro la violenza sulle donne e le bambine

Un gruppo di persone indossa un indumento rosso, simbolo di questa lotta. L'invito a tutte le coscienze a riflettere su quello che non è un raptus, ma un processo lento che comincia dalle parole

Nel piccolo borgo di Treia, in provincia di Macerata, un gruppo di donne e uomini indossa un indumento rosso simbolo della lotta alla violenza sulle donne. Nel giorno della festa degli innamorati, un grande cuore fa da sfondo alla manifestazione; al centro la scritta "Rispetta le donne, dai un calcio alla violenza".

Tutte le coscienze sono richiamate a riflettere sulla violenza: non un raptus, ma un processo lento che comincia dalle parole.

Nel paese che ha visto crescere la grande letterata Dolores Prato, giornalista e intellettuale, caso rarissimo nel mondo patriarcale della campagna del XIX secolo, giovani e anziani ricordano come ci sia bisogno, per le donne, oggi, di leggi e parole nuove.

Il flashmob è stato organizzato dall'Auser, l'associazione per l'invecchiamento attivo e la valorizzare del ruolo delle persone anziane nella società, aderendo alle manifestazioni di One Billion Rising. 

Una donna su tre nel mondo verrà picchiata o violentata nel corso della sua vita. Si tratta di un miliardo di donne e bambine. One Billion Rising è il movimento globale fondato dalla drammaturga statunitense ed attivista femminista, Eve Ensler. Ogni 14 febbraio, giorno di San Valentino, nelle piazze del mondo gruppi di persone si radunano per ballare sulle note di “Break the Chain”, manifestando così contro questa violenza.

Nel servizio video, le interviste ad Antonio Marcucci, presidente dell'Auser Marche, e Andrea Biondi, Auser di Treia