"Lavorano" e creano dati: ma le Ai toglieranno lavoro agli artigiani?

L'intelligenza artificiale? Per CNA è risorsa, ma anche rischio

Si è svolto all’Auditorium dell’IC Betti di Fermo il convegno "Intelligenza Artificiale in azione". Il prof. Frontoni, di UNIMC, ha spiegato il ruolo della AI per vendere i cappelli, le scarpe, l'artigianato marchigiano sulle piattaforme come Etsy


L'intelligenza artificiale, minacce e benefici per l'artigianato marchigiano. Tema complesso e spinoso. Ma a rompere il ghiaccio - al convegno di Fermo - ci pensa Emanuele Frontoni dell'Università di Macerata: ovvero, uno tra i più citati ricercatori a livello mondiale, in materia.

È proprio Frontoni a illustrare i vantaggi di questi strumenti: un'integrazione della creatività umana, un sostegno che è diventato irrinunciabile per commerciare scarpe, cappelli, borsette - insomma, la crema del nostro artigianato è in vendita online.

Il 2 febbraio scorso i 27 paesi dell'Unione Europea hanno approvato la prima normativa al mondo, per regolare l'AI nei rapporti di lavoro. E così da oggi non sarà più possibile assumere persone attraverso la AI, né monitorare e valutare le prestazioni o il comportamento delle persone ingaggiate, o esplorare le emozioni dei lavoratori.

Karl Marx amava ripetere: "I libri sono i miei schiavi". E la sfida - anche nel campo delle AI - è in fondo proprio questa: non farsi schiavizzare da strumenti che a monte richiedono il controllo e la direttiva umana. “L'empatia, il pensiero critico, saper lavorare in squadra, con queste ‘soft skills’ sapremo vincere la sfida della AI”, dice Giuseppe Vivace, direttore di Ecipa, la rete di formazione territoriale di CNA.