Il capitano della Turris, Caiola, salva la vita al dirigente Luciani

La vittoria più bella

A fine gara Luciani ha avuto un infarto. Caiola lo ha rianimato con il defibrillatore

La vittoria più bella
Stefano Caiola
"Salvare una vita è la vittoria più grande che ci sia".  Poche parole seguite da tre grandi cuori rossi. Così Stefano Caiola, 28 anni, capitano
della Turris Santa Croce riassume quello che decisamente è stato il risultato più bello della sua vita, di sportivo e di uomo.
E' accaduto ieri pomeriggio, a Santa Croce di Magliano. Sono passati pochi minuti dalla fine dell'incontro Turris- Guardialfiera. All'improvviso
il dirigente della squadra ospite Silvio Luciani, 64 anni, si accascia in terra. Il capitano della Turris e due suoi  compagni di squadra non sono
ancora andati negli spogliatoi. Si rendono subito conto che la situazione è grave. Corrono a prendere il defibrillatore in dotazione alla loro società. Stefano inizia a praticare le manovre salvavita. Una, due, tre, quattro, cinque volte, finchè il cuore di Luciani non riprende a battere.
Respira. E' vivo. Stefano lo ha salvato.  "Te ne sarò grata a vita. Il mio papà è vivo grazie a te", scrive Filomena a Stefano commentando il suo post.  "Filomena non sia che bel giorno oggi è per me", risponde Stefano. Silvio Luciani è stato trasportato in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi