L'azienda campana, in epoca pre-Covid, vedeva solo il 5% del fatturato legato all'uso casalingo della farina. Ma già nel 2015 aveva investito in un stabilimento a Campobasso dove era possibile confezionare anche pacchi da 1 e 5 chili. Caputo si è trovato quindi proiettato con piccolo vantaggio in uno scenario nel quale proprio la farina era uno dei prodotti più richiesti nei supermercati, fino a diventare introvabile soprattutto nei primi giorni di lockdown. "Quello che mi ha stupito era vedere che il cliente della grande distribuzione e del piccolo esercizio chiedeva farine tecniche per replicare a casa i segreti della sfoglia per la tagliatella piuttosto che per la pizza o il dessert", racconta Antimo Caputo.
Il colosso della farina che in Molise produce al dettaglio
Il Coronavirus ha modificato i consumi. Caputo nel 2015 aveva investito in un stabilimento a Campobasso dove era possibile confezionare anche pacchi da 1 e 5 chili, che durante la quarantena sono stati tra i prodotti più venduti
