Buone notizie sul fronte delle corrette abitudini alimentari. Tra gli italiani diminuiscono sia il colesterolo totale che quello cosiddetto “cattivo” cioè l'LDL. È quanto emerge da uno studio internazionale i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista britannica Nature. La ricerca è stata coordinata dall’Imperial College di Londra con la partecipazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e il contributo dei dati raccolti dallo studio Moli-sani dell'istituto Neuromed di Pozzilli.
Le informazioni sono state raccolte su 102 milioni di persone in 200 Paesi per un periodo dal 1980 al 2018. Anche grazie alle campagne di sensibilizzazione e alla maggior conoscenza della patologia, i livelli di colesterolo totale e LDL sono fortemente diminuiti nelle nazioni ad alto reddito, in particolare quelle dell'Europa nord-occidentale.
“Ciò che emerge da questa ricerca – dice Simona Costanzo, epidemiologa dello Studio Moli-sani – è il risultato di un grande sforzo di prevenzione con l’Italia molto attiva. C’è ancora molto da fare per spingere una cultura della prevenzione che raggiunga veramente tutti. Colesterolo, pressione arteriosa, fumo, corretta alimentazione, attività fisica, sono singoli elementi di un puzzle più grande che, se fosse completo, permetterebbe una drastica riduzione delle patologie croniche e degenerative".
“Contribuire alla salute di tutti i cittadini del mondo – commenta Giovanni de Gaetano, Presidente dell’IRCCS Neuromed – è sempre stato l’obiettivo principale dello Studio Moli-sani. Essere parte integrante di un grande sforzo internazionale per la prevenzione delle patologie cardio e cerebro-vascolari rappresenta un grande risultato, non solo per il nostro Istituto ma per tutti quegli abitanti del Molise che da oltre quindici anni partecipano volontariamente a questa grande impresa scientifica”.
Le informazioni sono state raccolte su 102 milioni di persone in 200 Paesi per un periodo dal 1980 al 2018. Anche grazie alle campagne di sensibilizzazione e alla maggior conoscenza della patologia, i livelli di colesterolo totale e LDL sono fortemente diminuiti nelle nazioni ad alto reddito, in particolare quelle dell'Europa nord-occidentale.
“Ciò che emerge da questa ricerca – dice Simona Costanzo, epidemiologa dello Studio Moli-sani – è il risultato di un grande sforzo di prevenzione con l’Italia molto attiva. C’è ancora molto da fare per spingere una cultura della prevenzione che raggiunga veramente tutti. Colesterolo, pressione arteriosa, fumo, corretta alimentazione, attività fisica, sono singoli elementi di un puzzle più grande che, se fosse completo, permetterebbe una drastica riduzione delle patologie croniche e degenerative".
“Contribuire alla salute di tutti i cittadini del mondo – commenta Giovanni de Gaetano, Presidente dell’IRCCS Neuromed – è sempre stato l’obiettivo principale dello Studio Moli-sani. Essere parte integrante di un grande sforzo internazionale per la prevenzione delle patologie cardio e cerebro-vascolari rappresenta un grande risultato, non solo per il nostro Istituto ma per tutti quegli abitanti del Molise che da oltre quindici anni partecipano volontariamente a questa grande impresa scientifica”.