Il commissario alla sanità Angelo Giustini
A seguito di indagini effettuate dal locale NAS Carabinieri, la Procura di Campobasso ha emesso un'informazione di garanzia nei confronti del Commissario ad Acta per la sanità della Regione Molise, Angelo Giustini, per omissione di atti d'ufficio e abuso d'ufficio, poiché non ha deliberato atti di sua competenza necessari all'erogazione dei livelli assistenziali in relazione all'emergenza pandemica e per aver illegittimamente nominato, al fine di alleviare le sue responsabilità, il Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria del Molise quale Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, incarico di sua pertinenza e non derogabile ad altri. Tale competenza spetta infatti al Consiglio dei ministri.
All'esame delle autorità inquirenti, alcune decisioni prese sull'ospedale Vietri, come il decreto numero 14 per il ricovero di paucisintomatici covid nell'ospedale di Larino. Ospedale non idoneo. I 20 posti furono poi dirottati al Gemelli. Gli inquirenti sostengono inoltre, che non fosse corrispondente al vero l'affermazione di Giustini che la decisione di far diventare il Vietri covid hospital fosse stata concordata con il Ministero della Salute. Cosa da lui anche riportata in un comunicato stampa. Il Ministero - sostengono sempre gli inquirenti - non aveva dato alcuna autorizzazione. Nel fascicolo anche altre decisioni del Commissario alla Sanità che si ritiene siano state prese in violazione del decreto legge 34 del 2020, che detta le norme del Piano di potenziamento e organizzazione della rete assistenziale
All'esame delle autorità inquirenti, alcune decisioni prese sull'ospedale Vietri, come il decreto numero 14 per il ricovero di paucisintomatici covid nell'ospedale di Larino. Ospedale non idoneo. I 20 posti furono poi dirottati al Gemelli. Gli inquirenti sostengono inoltre, che non fosse corrispondente al vero l'affermazione di Giustini che la decisione di far diventare il Vietri covid hospital fosse stata concordata con il Ministero della Salute. Cosa da lui anche riportata in un comunicato stampa. Il Ministero - sostengono sempre gli inquirenti - non aveva dato alcuna autorizzazione. Nel fascicolo anche altre decisioni del Commissario alla Sanità che si ritiene siano state prese in violazione del decreto legge 34 del 2020, che detta le norme del Piano di potenziamento e organizzazione della rete assistenziale