Futuro a rischio per la camera iperbarica di Larino

Da luglio andrà in pensione l'unica anestesista. Un medico è impegnato anche all'Hospice. Con la pandemia sono stati già ridotti gli orari. Tanti pazienti anche da altre regioni, preoccupati per la probabile chiusura

Futuro a rischio per la camera iperbarica di Larino
TGR
La camera iperbarica del Vietri di Larino è una delle poche strutture pubbliche di questo tipo nel centro Sud Italia. La terapia consiste nel far respirare ossigeno puro al 100 per cento ad una pressione maggiore rispetto a quella atmosferica.

Tra gli effetti benefici ci sono una maggiore ossigenazione dei tessuti malati e un'azione anti-infiammatoria con la cura delle ferite difficili. La camera iperbarica di Larino già da anni non assicura un servizio h 24, ma solo dalle 8.30 alle 16.

Durante la pandemia la difficoltà a reperire anestesisti e rianimatori si è acuita ancora di più. Da luglio l'unica anestesista che lavora alla camera iperbarica andrà in pensione. Nella struttura lavora con lei un medico in forza anche all'Hospice.

Se non verrà trovata una soluzione, la struttura rischia di chiudere. Le persone vengono qui da tutta la regione, ma anche dalla Puglia. Molti esprimono gratitudine per la professionalità e l'umanità mostrata da tutto il personale. Sono dispiaciuti dell'ipotesi di chiusura. In questo caso non saprebbero dove proseguire la terapia.