Messaggi di solidarietà a Toma e Tiberio dopo l'aggressione subita

L'indignazione per l'episodio e la vicinanza da parte dei rappresentanti politici e delle istituzioni del Molise

Messaggi di solidarietà a Toma e Tiberio dopo l'aggressione subita
Tgr Rai Molise
Arrivano i primi messaggi di solidarietà al Presidente della Regione Toma ed al suo consigliere Maurizio Tiberio, vittime di una aggressione da parte di due venticinquenni. E' accaduto a Campobasso, il Presidente Toma è stato insultato, mentre il suo consigliere Tiberio è stato colpito in volto con una testata riportando la frattura del setto nasale

Esprime "sconcerto" la Garante Regionale dei Diritti della Persona, Leontina Lanciano, che in una nota aggiunge : " nei confronti di entrambi desidero esprimere la mia più totale solidarietà, manifestando una ferma condanna nei confronti di un episodio che non posso che definire inaccettabile. L’odio e la violenza non sono tollerabili in una società che voglia definirsi civile, ed eventi come quello odierno non dovrebbero mai accadere. Il rispetto dell’altro e il confronto costruttivo -continua la Garante -  restano gli unici strumenti su cui si deve basare la convivenza sociale. Mi auguro che sia il presidente che il suo consigliere, che ha subito un attacco anche fisico, possano riprendersi al più presto da questa spiacevole vicenda".

Il Senatore Fabrizio Ortis (Gruppo Misto), sottolineando che “le divergenze politiche non devono trascendere in violenza e intimidazione”, scrive: “Come uomo delle istituzioni condanno l’aggressione di cui sono state vittime il presidente della Regione Toma e il suo consigliere di fiducia Maurizio Tiberio fuori di un noto ristorante campobassano, come cittadino capisco la frustrazione e la rabbia di chi non ce la fa più ed auspico che si possano risolvere al più presto i tanti problemi che esasperano i molisani. In ogni caso la violenza non può mai essere la risposta”. 
"Piena solidarietà" anche dalla deputata Annaelsa Tartaglione (Forza Italia): "Vicende come questa non possono essere interpretate con superficialità, ma devono costituire un campanello d’allarme ed essere unanimemente condannate, perché - aggiunge la vicecapogruppo di Forza Italia alla camera e coordinatrice regionale del partito - non esiste che l’esercizio della democrazia comporti il rischio della propria incolumità”

"Ferma condanna dell'aggressione " è invece espressa dal  Presidente della Provincia di Campobasso, Francesco Roberti, che a nome anche dell'amministrazione provinciale esprime "la solidarietà dell'amministrazione di Palazzo Magno. Ci può essere difformità di vedute, così come vuole la democrazia - si legge in una nota -  ma questa non deve mai sfociare nella violenza"

"Piena solidarietà" è espressa anche dai Gruppi di Centrodestra di Palazzo San Giorgio che affermano: "Gli episodi di violenza sono sempre da condannare e la vicenda odierna richiama anche tutti ad abbassare i toni, perché oggi c’è stata la testimonianza di come si stia andando oltre il semplice dibattito politico, Troppo spesso - concludono- si tracima quello che dovrebbe essere il normale rapporto dialettico"

"Piena e incondizionata solidarietà " anche dal  MoVimento 5 Stelle Molise. "Violenza, sia verbale sia fisica, che non può e non deve mai essere giustificata di fronte a qualsiasi motivazione", chiosa il Movimento. Il deputato Antonio Federico aggiunge: " Episodi del genere non potranno mai trovare alcun tipo di giustificazione e vanno condannati sempre, con convinzione"

“A Campobasso non c’è posto per gesti e parole di odio e per chi ne fa uso” è invece il messaggio del Sindaco della città capoluogo di regione, Roberto Gravina. "Siamo di fronte ad atteggiamenti, gesti e parole che vanno condannati nella loro forma e nella loro sostanza, sempre e comunque - continua - e che non appartengono alla dimensione morale e culturale della nostra città"

Gli fa eco il sindaco di Isernia, Giacomo d'Apollonio che a nome anche dell'amministrazione comunale scrive: "Le aggressioni e i sentimenti di odio non sono ammissibili, né in Molise né altrove.  Le violenze non possono avere giustificazione. In una società civile, i comportamenti devono essere improntati ad un senso di pacifica responsabilità e al rispettoso confronto, non certo alle minacce, agli insulti e alla brutalità".

Solidale anche la capogruppo del Pd in Regione Micaela Fanelli, che dice: "Quanto successo oggi, deve far riflettere tutti. Nessuno sconto a Toma e al centrodestra sul piano politico, ma anche nessuna prevaricazione, minaccia, attacco sul piano personale. Così non si risolve nulla".

Per il Presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone "la violenza, in ogni sua forma, è sempre un'espressione sbagliata ed inaccettabile in un confronto civile e democratico".