Accusa dolori lancinanti allo stomaco durante un controllo di Polizia. Gli agenti chiamano il 118, lei viene portata d'urgenza al Pronto Soccorso e al personale medico confessa: ho ingerito una dose di eroina.
Lei ha 20 anni ed è una dei tanti giovani che ricorrono a questo espediente per non essere scoperti dalle forze dell'ordine. Il controllo del personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Campobasso è avvenuto di sera, poco prima delle 22.00, orario di "coprifuoco". La ragazza era insieme ad un coetaneo, in una strada periferica. Erano a piedi. Alla vista degli agenti accelerano il passo e questo attira ancora di più l'attenzione dei poliziotti.
Vengono fermati e dal controllo dei documenti entrambi risultano con precedenti per stupefacenti. Lei non è molisana, lui sì. Non sanno dare spiegazioni sul perchè siano in giro di sera, perchè a Campobasso, perchè in quello specifico quartiere.
Vengono portati in Questura per essere sottoposti a perquisizione. La ragazza si sente male. Viene chiamata una ambulanza, arriva al Cardarelli e qui racconta di aver ingerito lo stupefacente.
Vengono fermati e dal controllo dei documenti entrambi risultano con precedenti per stupefacenti. Lei non è molisana, lui sì. Non sanno dare spiegazioni sul perchè siano in giro di sera, perchè a Campobasso, perchè in quello specifico quartiere.
Vengono portati in Questura per essere sottoposti a perquisizione. La ragazza si sente male. Viene chiamata una ambulanza, arriva al Cardarelli e qui racconta di aver ingerito lo stupefacente.
Una tragedia evitata, perchè era una dose di "black tar", catrame nero. E' l'eroina di strada che viene consumata sempre più frequentemente tra i più giovani. Contiene una sostanza denominata '6-Mam' che una volta assunta viene rapidamente metabolizzata, con effetti più rapidi e violenti della normale eroina e spesso provoca overdose, conducendo alla morte. Droga killer, che sta prendendo sempre più piede anche in Molise