Più che un cobra, una bufala

Il presunto cobra avvistato a Sant'Agapito - la cui foto risale al maggio scorso - non sarebbe un cobra. I carabinieri specializzati, intervenuti sul posto, non hanno trovato segni della presenza del rettile.

Più che un cobra, una bufala
Tgr Rai Molise
Potrebbe essere una bufala la notizia della presunto cobra avvistato in zona Sant'Agapito, in provincia di Isernia. 
Questa mattina gli uomini del Nucleo Carabinieri CITES di Campobasso, reparto dell’Arma Forestale specializzato nel contrasto al commercio illegale di specie animali e vegetali in via di estinzione, sono andati a fare un sopralluogo sul posto dopo aver letto la notizia del presunto avvistamento di un serpente. Ieri si erano mobilitati anche i Vigili del Fuoco e diverse associazioni ambientaliste.
Il sindaco del comune aveva anche diramato un avviso alla popolazione in cui invitava i residenti della zona ed i coltivatori a prestare molta attenzione. 
I militari, al termine del sopralluogo, non hanno rilevato sul posto alcun segno di presenza riferibile a rettili.
Hanno anche acquisito la fotografia dell'animale, che risale al maggio scorso. "Dalle notizie raccolte e dall’attenta analisi dell’immagine riprodotta non sono emersi al momento altri elementi che possano far ricondurre l’episodio ad una reale presenza del presunto rettile sul territorio", affermano i Carabinieri.
"Alcuni elementi, ambientali, morfologici e comportamentali, desumibili dallo scatto fotografico che ritrae l’individuo in questione fanno ritenere che possa invece trattarsi di una distorta percezione del segnalatore".
Le indagini proseguono anche per verificare l'ipotesi di sussistenza del reato di procurato allarme che punisce con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda da euro 10 a euro 516 colui che suscita allarme presso l'Autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, per pericoli inesistenti.