Legalità e coraggio: il messaggio di Paolo Borsellino

29 anni la strage di via D'Amelio scosse l'Italia e il Molise

Legalità e coraggio: il messaggio di Paolo Borsellino
Tgr
Una notizia che scioccò l'Italia e Molise turbando ulteriormente uno dei periodi più bui della Repubblica, già scossa dall'eccidio di Capaci.
Nel pomeriggio del 19 luglio di 29 anni fa in via D'Amelio, a Palermo, la mafia uccise con una autobomba il giudice Paolo Borsellino e cinque uomini della sua scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli. Meno di due mesi prima sull'autostrada tra l'aeroporto ed il capoluogo siciliano erano stati uccisi Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
Quel che apparve ai cronisti accorsi in via D'Amelio fu uno scenario orribile con decine di auto distrutte dalle fiamme. 29 anni dopo su quella strage sono stati celebrati ben 4 processi e in questi giorni si sta celebrando a Caltanissetta un ulteriore processo per accertare le responsabilità sui depistaggi nelle indagini, che furono basate all'inizio su testimonianze false.
Una tragedia che scosse l'intera regione suscitando un'ondata di indignazione. Anche oggi i molisani e le istituzioni locali ricordano Paolo Borsellino, il suo sacrificio nella lotta alla mafia e soprattutto il messaggio di impegno per la legalità e per garantire un futuro migliore alla sua terra e all'intero Paese.
"Le istituzioni non finiranno mai di ringraziare Paolo Borsellino e Giovanni Falcone eroi del Ventesimo Secolo - afferma il Presidente della provincia di Campobasso e Sindaco di Termoli Francesco Roberti - sulla cui rettitudine, onestà e abnegazione per il proprio lavoro occorre far riflettere le giovani generazioni. Come disse Borsellino, Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”.
Tra le associazioni in prima linea nella lotta alla mafia c'è Libera. Qui di seguito il servizio di Paolo Martini la testimonianza di Franco Novelli, responsabile regionale di Libera.