Il sentiero della speranza

Il viaggio che fa parte della cura

E' arrivato in Molise Gianluca che, insieme alla sua cagnolina Tosca, sta percorrendo a piedi i duemila chilometri che separano i punti più estremi dell'Italia. L'obiettivo è portare l'attenzione sulla malattie croniche più rare

Il viaggio che fa parte della cura
Vagamonti

"Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi".

Cita Italo Calvino Gianluca che, insieme alla sua fidata cagnolina Tosca, sta percorrendo a piedi i duemila chilometri che separano il comune più a sud del paese, Lampedusa, da Predoi, in Alto Adige. 

Un “sentiero della speranza” dalla durata di 100 giorni che lui stesso ha tracciato per portare l'attenzione sulle malattie croniche, una delle quali lo affligge.

Ora è arrivato in Molise. Il 17 maggio è al Lago di Occhito, il 18 a Campodipietra, il 19 a Molise e il 20 a Carovilli, aiutato passo dopo passo dalla solidarietà di tanti.
"Infrangere il muro dell’immobilità - dice - è guardare nella stessa direzione un panorama meraviglioso per poi raccontare intorno a noi dei posti magici e dei momenti unici del cammino".