Raccolte 411 firme contro il tempio Crematorio

Continua a San Giovanni in Galdo la battaglia dei cittadini contrari alla costruzione dell'impianto. Una mobilitazione popolare spontanea che chiede all'amministrazione comunale di annullare la delibera che autorizza i lavori

Un "movimento popolare spontaneo, lo definiscono gli attivisti che hanno dato il via a una raccolta firme. In calce alla lettera che chiede alla giunta comunale di annullare la delibera con il via libera ai lavori. 
I firmatari ci tengono a ricordare che la loro petizione è stata sottoscritta da 411 persone: 309 dei quali residenti, gli altri comunque proprietari di immobili. Insomma, una specie di plebiscito, considerando che alle ultime elezioni comunali, a San Giovanni in Galdo, hanno votato 369 persone. 

Tutto è partito quando l'amministrazione comunale ha iniziato a prendere in considerazione il progetto di un imprenditore intenzionato a costruire un impianto per la cremazione nella zona del cimitero paese. Si tratterebbe della prima struttura del genere in Molise, capace di generare un ritorno economico di 200.000 euro all'anno per le casse comunali senza contare l'indotto. Ragioni insuficcienti  per il fronte del no, contrario all'impianto per ragioni etiche, soprattutto, e poi ambientali. L'ultima parola, adesso, spetta al sindaco Domenico Credico, il quale, pur favorevole all'opera, ha detto di voler rispettare le volontà della maggioranza dei suoi concittadini.