Primato negativo per i Consultori molisani

Ruolo importante ma carenza di personale. Consultori regionali in difficoltà

Un dato per Il Molise poco lusinghiero,specie perchè legato ad uno dei servizi sociali più preziosi, pubblico e gratuito.
Parliamo dei Consultori familiari, non a caso richiamati di recente anche dal Premier Draghi perchè ritenuti depotenziati per numero e presenza di personale.
Secondo l'istituto Superiore di Sanità in Molise ci sono  infatti meno di un consultorio pubblico per 10mila donne.
Un primato negativo che poco consola sebbene condiviso con regioni più sviluppate come Lombardia, Trentino Alto Adige e Friuli . Una condizione che disattende la legge 34 del 1996 che ne disponeva uno ogni 20mila abitanti.
Il Consultorio Familiare è un servizio che si occupa della promozione e della tutela della salute della donna, dei giovani e della coppia. Al suo interno si svolgono servizi di sostegno alla genitorialità, di assistenza alla famiglia, alla maternità e paternità consapevole, all'educazione sessuale e alla contraccezione per i giovani.
Quindi un servizio di sostegno importante per i cittadini molisani, specie in questa 'Era Covid'.
La sua struttura si avvale di diverse figure professionali.
In Molise i consultori Asrem sono presenti a Campobasso, Isernia, Termoli, Bojano, Larino, Agnone e Venafro.
Tra le cause del primato negativo, la mancanza di turnover per sostituire il personale in pensione ed i tagli alla sanità pubblica con meno servizi e liste di attesa sempre più lunghe. In questo scenario critico si segnala l'assegnazione da parte dell'Asrem al Consultorio di Termoli di 17 professionisti, con la presenza anche di una genetista, di un avvocato e di un veterinario, figure nuove e innovative all'interno della struttura.