Juventus-Torino

Derby della Mole, finisce in parità

All'Allianz Stadium ventimila tifosi sugli spalti, biglietti esauriti. Finisce 1-1, gol di De Ligt e Belotti. Juventus in ansia per Rugani e Dybala.

Nella storia dei derby di Torino trovano spazio due partite entrate nell'epica del calcio italiano e torinese: i derby della stagione 2001/2002. Il 3-3 dell'andata, 15 ottobre: la straordinaria rimonta granata dopo un primo tempo chiuso sul 3-0 per la Juventus e suggellata negli ultimi minuti dal rigore sbagliato da Marcelo Salas, un errore agevolato da una piccola buca scavata sul dischetto da Riccardo Maspero. Poi il 2-2 del ritorno, 24 febbraio, con pareggio bianconero all'ultimo minuto firmato Enzo Maresca che festeggia correndo per il campo mimando il gesto delle corna, l'esultanza di Marco Ferrante. Un gesto che scatena il putiferio, che dopo vent'anni fa ancora parlare di sé nonostante il tentativo dello stesso Ferrante di spegnere le polemiche.

Negli anni '70 il derby fra Torino e Juventus era molto più di una partita: sotto la Mole si decideva lo scudetto. In campo c'era gente come Beppe Furino e Paolo Pulici. Il primo nato a Palermo e cresciuto in Campania, poi trasferito a Torino al seguito del papà finanziere. Appena arrivato a Torino, racconta, "mi ritrovai di fronte una piazza d'Armi brulicante di ragazzini che giocavano a pallone. 'Questo è il posto giusto per me', mi sono detto. Ero da solo, non conoscevo nessuno. Ci misero tre secondi a chiamarmi dentro e a giocare con loro. Questo era il calcio". Tutta diversa la storia di "Puliciclone": lombardo di Roncello, in Brianza, il papà era milanista. "Ma spesso mi parlava del Grand Torino - ricorda ora -. Vede, nel mondo ci sono poche grandi fedi. C'è il cristianesimo, c'è l'islam. E poi c'è il Toro".