I dati

Lavoro, a febbraio le imprese piemontesi prevedono 23mila assunzioni

Lo studio di Unioncamere conteggia i contratti programmati, in crescita rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso ma in calo rispetto a gennaio 2022. Sei su 10 sono contratti a tempo determinato

Lavoro, a febbraio le imprese piemontesi prevedono 23mila assunzioni
Ansa
Operai al lavoro

Sono circa 23.330 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per febbraio 2022, valore che sale a 69mila se si considera l’intero trimestre febbraio-aprile 2022: un dato in crescita rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso (+24mila assunzioni) ma in calo rispetto a gennaio 2022 (12mila assunzioni in meno, -34,6%). Sono i dati contenuti nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che motivano il calo congiunturale con il clima di incertezza legato alla pandemia e il rialzo dei prezzi dell’energia e delle materie prime, oltre alla persistente difficoltà a reperire manodopera.

Il 79,6% delle entrate delle aziende piemontesi riguarderà lavoratori dipendenti, il 13,1% lavoratori somministrati, l’1,7% collaboratori e il 5,6% altri lavoratori non alle dipendenze. La domanda di lavoro è trainata dai contratti a tempo determinato con il 60% delle entrate programmate, seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 30% dei casi e dai contratti di apprendistato con il 7%. Pesano, infine, il 3% gli altri contratti. Delle 23.330 entrate previste in Piemonte nel mese di febbraio 2022 il 18% è costituito da laureati, il 31% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 18% e il 32%.

Per quanto riguarda i settori interessati, i servizi continuano a rappresentare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 45.570 entrate nel trimestre, il 66% del totale. In particolare pesano il comparto dei servizi alle persone, dei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici e del commercio. L’industria prevede invece 23.520 entrate, generando circa il 34% della domanda totale del trimestre: nel dettaglio 17.780 entrate riguarderanno il comparto manifatturiero e 5.740 quello edile.

Il 21% delle entrate previste a febbraio sarà destinato a professioni commerciali e dei servizi, il 24% a dirigenti, specialisti e tecnici. Gli operai specializzati e conduttori di impianti genereranno il 32% delle entrate e solo il 9% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici produrranno il 14% delle assunzioni del mese. Per quanto riguarda l'età dei neo assunti, per il 29% si tratterà di giovani con meno di 30 anni, percentuale che sale al 35% per impiegati, professioni commerciali e nei servizi. A livello di area di funzionamento il peso maggiore è dato dalla produzione beni ed erogazione servizio (44%), seguita dall’area commerciale e vendita (18%) e da quella tecnica e di progettazione (16%), che - come nei mesi precedenti - riscontra la maggior difficoltà di reperimento delle figure richieste. L’area della logistica pesa il 12%, mentre l’area amministrativa e finanziaria e l’area direzionale generano entrambe con una quota pari al 5% delle assunzioni previste.

Le professioni più difficili da reperire in regione a febbraio 2022 sono: medici e altri specialisti della salute (71 aziende su 100), dirigenti e direttori (69 aziende su 100), operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili con 64 aziende su 100 che dichiarano di aver difficoltà a trovare tali professionalità e conduttori di mezzi di trasporto (61 aziende su 100).