Torino

Studenti ancora in piazza. Scontri all'Unione industriale: 7 agenti feriti, 20 ragazzi identificati

Nuovo corteo degli studenti di Torino: in migliaia nelle vie del centro per denunciare il malessere del mondo della scuola. Coinvolti nel tentato assalto a Confindustria anche militanti del centro sociale Askatasuna

Scontri tra studenti e forze dell'ordine di fronte alla sede dell'Unione Industriali e venti ragazzi identificati. Ma anche migliaia di ragazzi che hanno pacificamente sfilato per le vie del centro. È questo il bilancio della giornata di mobilitazione studentesca a Torino, convocata a livello nazionale contro l'alternanza scuola-lavoro - dopo la morte di due studenti nelle scorse settimane - e la reintroduzione della prova scritta all'esame di maturità.

A Torino la manifestazione è partita da piazza XVIII Dicembre. Il corteo si è diretto alla sede torinese di Confindustria: lì, dopo aver lanciato uova di vernice contro la palazzina di via Vela, alcune decine di ragazzi - con il volto coperto e armati di pietre e bastoni - hanno forzato il cancello di ingresso e hanno tentato di entrare negli uffici, senza successo. Le forze dell'ordine li hanno respinti con alcune manganellate. Sei carabinieri, tra cui un ufficiale, e un funzionario di polizia sono rimasti feriti nel tentato assalto, con prognosi fino a dieci giorni. In serata la Digos della Questura ha identificato e denunciato per violenza e lesioni a pubblico ufficiale una ventina di persone coinvolte nel tentato assalto: tra questi compaiono sedici militanti del centro sociale Askatasuna, due attivisti del collettivo Osa e uno dei leader del Fronte della Gioventù Comunista. Alcuni avrebbero partecipato anche ai disordini dello scorso 28 gennaio in piazza Arbarello.

Il corteo torinese si inserisce nella mobilitazione nazionale degli studenti, che da settimane denunciano un malessere generale che va dall'esame di maturità fino all'alternanza scuola-lavoro. "Scendiamo in piazza perché non possiamo più accettare la mancanza di dialogo e la totale assenza di una visione sul futuro dell'istruzione", hanno detto i rappresentanti degli istituti del Torinese durante una conferenza stampa in piazza Castello, giovedì 17 febbraio. Intanto aumentano le scuole superiori in cui sono in corso occupazioni: nel Torinese sono 45, circa una su due. Nelle ultime ore agli istituti già occupati si sono aggiunti il Giordano Bruno, il Volta, il Curie Vittorini, il Santorre di Santarosa, il Copernico-Luxembourg, il Norberto Rosa, il Peano, il Boselli e il Cavour.

Il Viminale e i nuovi cortei

Dopo gli scontri tra studenti e forze dell'ordine lo scorso 28 gennaio in piazza Arbarello a Torino, il ministero dell'Interno si è raccomandato con i prefetti di conciliare il diritto di manifestare con le "indefettibili esigenze di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica". Dovranno essere predisposti servizi di prevenzione e controllo del territorio "per garantire il regolare svolgimento delle manifestazioni". Allo stesso tempo occorre attivare "ogni possibile canale di preventivo dialogo con i promotori o gli organizzatori delle iniziative, valutando anche un coinvolgimento dei dirigenti scolastici". In questo modo, auspica il Viminale, si potranno "scongiurare possibili strumentalizzazioni delle istanze studentesche ed isolare le frange più radicalizzate della protesta". Dopo i fatti di Torino era stata la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese a sostenere, durante un'informativa in Senato, che "gli scontri hanno visto all'opera, con un preciso ruolo di regia, militanti di Askatasuna", centro sociale torinese.

Le morti di Lorenzo e Giuseppe

Le proteste studentesche hanno preso il via dalla morte a Udine di Lorenzo Parelli, studente 18enne rimasto schiacciato da una putrella il 21 gennaio in una fabbrica mentre stava svolgendo un apprendistato previsto dal suo corso di studi. Alla sua tragica morte, il 14 febbraio è seguita quella del 16enne Giuseppe Lenoci, morto in un incidente stradale mentre era a bordo del furgone della ditta di termo-idraulica presso cui stava facendo uno stage aziendale.