La condanna è ora definitiva: tre anni di carcere per omicidio colposo. La Cassazione ha infatti respinto l'ultimo ricorso intentato dal medico Maria Gloria Alcover Lillo.
Si chiude così la vicenda giudiziaria che ha visto suo malgrado come protagonista la torinese Marina L., morta a 53 anni per le metastasi sviluppate da un melanoma. Dopo avere tentato per nove anni di curare un neo con una terapia a base di tisane e introspezione psicologica.
Se la paziente fosse stata "indirizzata subito alla medicina tradizionale - spiegano i giudici -, quando ancora non si era manifestato un quadro sintomatologico particolarmente allarmante, con altissima probabilità sarebbe stata ben altra, e migliore, la prognosi di sopravvivenza, oltre che della qualità della sua vita".
La collega della Alcover Lillo, Germana Durando, fu arrestata nell'ottobre del 2021 per scontare una pena detentiva quantificata in tre anni, otto mesi e 26 giorni di reclusione. Durando, omeopata, era il medico curante di Marina. La Alcover Lillo, 66 anni, di origini spagnole, iscritta all'ordine dei medici di Modena, era invece la "mentore" della Durando e, secondo la Cassazione, la supportò "nelle fallimentari scelte terapeutiche".