Caso limite il Sangone ridotto al 5%

Siccità estrema, non c'è acqua per la stagione irrigua

Il decifit della portata dei corsi d'acqua piemontesi fino al 95%. L'analisi nell'ultimo aggiornamento di Arpa

Siccità estrema, non c'è acqua per la stagione irrigua
Ansa
ANSA

Senza piogge negli ultimi dieci giorni di marzo, nei fiumi piemontesi non ci sarà acqua sufficiente per fare partire la stagione irrigua. Lo rivela l'ultimo aggiornamento di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) del Piemonte, pubblicato in occasione della Giornata mondiale dell'acqua. 

Le previsioni meteorologiche inducono al pessimismo: nella terza decade di questo mese non sono previste precipitazioni significative. Le risorse idriche sono erose da un drastico calo di piogge iniziato già nel giugno scorso, con poche parentesi piovose. 

Nei fiumi in questo periodo il caso limite è quello del Sangone, la cui portata a Torino è scesa al 4% mentre nel Bormida, a Cassine (Alessandria) resta il 5%. E' quasi un rigagnolo anche il Po: a Torino ha perso il 70%, più a valle, a San Sebastiano, gli manca l''82% di acqua, e a Isola S.Antonio, nella pianura alessandrina, il deficit è del 69%. 

Il deficit di piogge è del 90% in pianura e sugli Appennini, del 60% sulle Alpi. Da 104 giorni non ci sono precipitazioni significative e, dopo il terzo inverno più mite e secco degli ultimi 65 anni, marzo, con una media di appena 8.5 mm di pioggia nella regione, è il terzo tra i meno piovosi. Tutti i bacini della regione sono in condizione di siccità "estrema" o "moderata". "L'incremento delle temperature e l'aumento della frequente di periodi di non pioggia, connesse ai cambiamenti climatici in atto, - si legge nel rapporto di Arpa - stanno determinando sempre più spesso episodi di siccità con conseguenti impatti sulla disponibilità di risorsa idrica e risvolti negativi sull'attività produttiva in campo agricolo e sull'ambiente".