13 mila ettari in più da seminare in tutta la regione per fronteggiare la riduzione degli approvvigionamenti di cibo e mangimi causata dalla guerra in Ucraina. A concedere una deroga per aumentare l’estensione dei terreni coltivabili è stata l’Unione Europea.
"Le superfici per le quali è stata concessa la deroga – ha spiegato Ercole Zuccaro direttore di Confagricoltura Piemonte – interessano circa 3.900 ettari in provincia di Alessandria, oltre 2.400 ettari in provincia di Asti, circa 2.200 ettari in provincia di Cuneo e altrettanti in provincia di Torino, oltre 2.000 ettari equamente ripartiti tra Vercelli e Novara".
Nonostante le autorizzazioni europee, la produzione di mais, il principale alimento utilizzato per l'alimentazione dei bovini e degli avicoli (galline, polli da carne, tacchini e faraone) dovrebbe però addirittura diminuire: aumenterà di poco, in quanto gli agricoltori non destineranno tutte le superfici aggiuntive alla coltivazione di questo cereale. Secondo le previsioni di Assosementi per il mais è attesa una contrazione del 5%, rispetto ai complessivi 960.000 ettari dell'anno precedente.
"I fattori che limitano la coltivazione del mais in quest'annata – ha aggiunto Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e Cuneo – sono la carenza di acqua per l'irrigazione e il forte aumento dei concimi azotati".