Confartigianato lancia l'allarme: gli effetti del conflitto ucraino-russo, a causa dei rincari delle materie prime, dell’energia e dei carburanti, gas, petrolio, grano e alluminio sta mettendo sotto pressione oltre 62mila imprese del Piemonte e circa 205mila addetti, rischiando così di compromettere la ripresa delle aziende piemontesi
Sono colpiti i settori con una maggiore intensità energetica: dalla metallurgia alla petrolchimica, dalla carta al vetro, dalla ceramica ai trasporti. C'è il rischio di in lockdown energetico per 1.813 piccole e medie imprese con 12.707 addetti.
Circa 8mila imprese dei trasporti rischiano la chiusura per il caro carburante.
Le carenze di materie prime provenienti da Russia e Ucraina, colpiscono circa 50mila imprese dei settori dell'alimentare, dei metalli e delle costruzioni.
E poi ci sono 2mila imprese che non possono più esportare in Russia e Ucraina