Male anche Stellantis

Mercato auto ancora in profondo rosso

Ad aprile in Europa -20,2% rispetto allo stesso mese del 2020

Mercato auto ancora in profondo rosso
Tgr Piemonte
Immatricolazioni auto

E' ancora profondo rosso per il mercato dell'auto in Europa. Nel mese di aprile - secondo i dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei - sono state immatricolate nell'Unione europea, paesi Efta e Regno Unito 830.447 vetture, il 20,2% in meno dello stesso mese dell'anno scorso.   Nei primi quattro mesi dell'anno le auto vendute sono complessivamente 3.583.587, con un calo del 13% rispetto all'analogo periodo del 2021.

Il gruppo Stellantis ha immatricolato nel mese di aprile, in Europa più Efta più Regno Unito, 155.861 auto, il 31% in meno dello stesso mese dell'anno scorso. La quota è pari al 18,8% a fronte del 21,7%.  Nei primi quattro mesi le immatricolazioni di Stellantis sono 679.660, in calo del 24,1% rispetto all'analogo periodo del 2021, con la quota che scende dal 21,7% al 19%.

Secondo il centro studi Promotor le cause sono le stesse in tutti i paesi dell'area: la pandemia, la crisi dei microchip, il ritorno dell'inflazione, l'impatto psicologico della guerra in Ucraina, l'effetto tangibile della guerra sulle forniture alle case automobilistiche (ad esempio i cavi elettrici), i rincari dei prodotti energetici ed in particolare di benzina e gasolio, l'impatto negativo per i paesi occidentali delle sanzioni alla Russia. 

Per il 2022 il Governo italiano ha previsto incentivi che saranno operativi dal 25 maggio e che, secondo le stime del Centro Studi Promotor, potranno determinare circa 200.000 immatricolazioni aggiuntive: un risultato apprezzabile, ma assolutamente insufficiente se si pensa che proiettando il dato dei primi quattro mesi sull'intero 2022 si ottiene un volume di immatricolazioni di 1.117.000 unità, che diventeranno 1.317.000 con gli incentivi di cui si è detto, un livello lontano anni luce dai quasi 2.000.000 di immatricolazioni del 2019.   

La situazione è pesante in tutti i mercati a partire dalla Germania (in aprile -21,5% sul 2021 e -42% sul 2019), dove sono in calo anche le auto elettriche.